Da Donna&Mamma Aprile 2007
24h a casa tua con l’esperto
di Giorgia E.Cozza
Come eliminare
l’aggiunta?
(…)
* Un
allattamento partito male
Le difficoltà per mamma Laura e il piccolo Pietro
sono iniziate subito, immediatamente dopo la nascita quando l’allattamento è
partito con il piede sbagliato. “Il mio bimbo è nato un mese prima del termine
ed era piuttosto piccino, pesava 2 chili e 490 grammi” racconta Laura. “Per
fortuna stava benissimo: è rimasto nella culla termica solo per un giorno e
siamo stati dimessi normalmente in quarta giornata. Nonostante questo, per
l’allattamento è andato tutto storto. Per più di 24 ore non ho potuto
attaccarlo al seno perché le
puericultrici sostenevano che essendo piccino, rischiava di stancarsi. Così
gli è stato dato subito del latte artificiale con il biberon. Solo il secondo
giorno dopo il parto mi è stato chiesto se stavo tirando il latte. Ma io non
sapevo di doverlo fare! Dico la verità, durante la gravidanza non mi ero
informata sull’allattamento, pensavo sì di voler allattare, ma non avevo
approfondito l’argomento. Non essendo preparata dipendevo in tutto e per tutto
dalle indicazioni che ricevevo in ospedale. E così ho provato ad attaccare
Pietro al seno dopo tre giorni e solo per cinque minuti, sempre per non affaticare
il bimbo. Risultato: alle dimissioni siamo tornati a casa con la prescrizione
dell’aggiunta di latte artificiale”.
“Purtroppo Laura non ha trovato persone che la
sostenessero e le offrissero informazioni corrette per avviare l’allattamento”
considera la consulente professionale, Rosanna Corrado. “Pietro non avrebbe
avuto alcun problema a poppare dalla mamma visto che stava benissimo, e
comunque è risaputo che succhiando al
seno (naturalmente quando sono in grado di farlo) i bimbi nati prematuri
ricevono un maggior apporto di ossigeno. Il colostro (il primo latte che è
un concentrato di anticorpi e sostanze antinfiammatorie) inoltre, è un vero
toccasana, prezioso per tutti i neonati e, a maggior ragione, l’ideale per i
piccini nati prima del termine. La professoressa Paula Meier, direttore per la
ricerca clinica e lattazione del “Rush Medical Centre” di Chicago, definisce il
colostro un “farmaco salvavita” soprattutto per i bambini nati pretermine o con
qualche problema di salute.
In generale, per assicurare un buon avvio
dell’allattamento è importante attaccare il bimbo al seno entro le prime due
ore dopo la nascita e poi allattarlo giorno e notte ogni volta che il piccolo
mostra di aver fame, voltando la testa (come per cercare il seno), aprendo la
bocca, portando le mani alla bocca o con sospiri e vagiti. Nel caso, invece, in
cui il bimbo sia nato prematuro o non possa attaccarsi al seno dopo il parto
perché necessita di cure mediche, la mamma andrebbe incoraggiata a stimolare il
seno il prima possibile manualmente o con un tiralatte, in modo da raccogliere
il colostro per il suo bimbo”.