Come si calcola l’età corretta

Quando si parla della crescita di un bimbo prematuro - soprattutto se nato prima della 32ª settimana di gestazione - è importante riferirsi alla sua età corretta e non a quella anagrafica. Il calcolo è semplice. Bisogna sottrarre dall’età post natale o cronologica (quella calcolata a partire dal giorno della nascita) le settimane che il bambino avrebbe dovuto trascorrere nel grembo materno per arrivare al termine della gravidanza (ovvero a 40 settimane).

Questa ‘correzione’ è necessaria all’incirca fino al secondo compleanno, non solo per valutare la crescita in peso e altezza, ma anche lo sviluppo psicomotorio, ed è importante che i genitori ne tengano conto per non rischiare di nutrire aspettative inadeguate. Un esempio: un bimbo che è nato due mesi prima del termine, a 5 mesi di età anagrafica, non farà le stesse cose di un coetaneo nato a termine, ma raggiungerà i traguardi propri della sua età ‘corretta’, ovvero di un bimbo di tre mesi.

 

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